Gli italiani e il biologico: alcuni dati

Secondo una nostra recente analisi la tendenza a preferire gli alimenti etichettati come bio non convince gli italiani, soprattutto non convince il loro portafogli.

COSA PENSA LA NOSTRA COMMUNITY DEGLI ALIMENTI BIO_.png

Il prezzo dei prodotti che riportano la dicitura “biologico” è considerato davvero troppo elevato perché le famiglie possano permettersi il passaggio ad un’alimentazione green. Sebbene molti degli utenti della Community si siano dimostrati attenti alla salute e alla qualità degli alimenti che acquistano abitualmente, un costo così alto non sembra giustificato nemmeno dalla minore resa delle colture senza pesticidi.

Il bio, insomma, non convince. Alcuni panelisti hanno ammesso di poter accettare un prezzo più alto per prodotti di comprovata qualità, ma la domanda sorta più spesso è stata “Chi ci dice che i prodotti su cui viene apposto il marchio bio provengano effettivamente da colture 100% biologiche?”

Lo scetticismo la fa da padrone; è l’atteggiamento del 39% degli intervistati. Molti ammettono di non avere le competenze necessarie per accertarsi in prima persona della veridicità delle informazioni riportate in etichetta. Il consumatore è confuso, insospettito di fronte al proliferare di prodotti bio accanto alle proposte “normali”. Possibile, si chiede, che in così poco tempo gli agricoltori abbiano riconvertito le proprie coltivazioni e tutti possano vantare il marchio bio? Non sarà forse che questa parola venga utilizzata con troppa leggerezza e nasconda invece una manovra commerciale spinta dalla nuova tendenza verso natura e benessere?

Abbiamo raccolto due dei pareri più contrastanti al riguardo. Due utenti, Denis ed Ernesto, si posizionano ai due poli della fiducia nel bio. Denis dice di informarsi regolarmente e di leggere con molta attenzione le etichette, ma di fidarsi in buona sostanza di ciò che viene dichiarato dal produttore. Ernesto, d’altro canto, afferma di essere completamente scettico e disinteressato. Sostiene che quella del bio sia solo una mania e che rientri tra le spese inutili.

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Circa il 23% dei panelisti interpellati è d’accordo con Denis: seppur con qualche riserva, dichiarano di fidarsi delle etichette o quantomeno di saper riconoscere i principali marchi che attestano la reale certificazione biologica.

Il 5% degli utenti la pensa invece come Ernesto, ammettendo di essere totalmente disinteressata all’argomento e di ritenere che quella del bio sia solo una moda destinata a passare in breve tempo.

Bio? No grazie, meglio il km zero

Un pensiero espresso da moltissimi utenti vede trionfare il km zero sulle più blasonate e costose etichette bio. Il prodotto dell’orto vince a mani basse su qualsiasi concorrente, ma grande fiducia viene data ai produttori locali e al mercato rionale. I consumatori ritengono di potersi fidare molto di più della testimonianza diretta dell’agricoltore, che è spesso la stessa persona con la quale si rapportano nel mercato di quartiere, che dei marchi presenti nella grande distribuzione. Sì quindi a frutta e verdura coltivati sul territorio, ai gruppi di acquisto solidale e ai regali tra amici.

Tu cosa ne pensi? Se non hai partecipato al sondaggio puoi ancora dirci la tua! Scrivici nei commenti.


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