Il mercato editoriale italiano è in continua evoluzione e le principali tendenze che sembrano investirlo sono la crescita costante del numero di libri pubblicati, la diffusione di nuove tecnologie e delle piattaforme digitali, e un nuovo modo e nuovi canali in cui i lettori parlano dei libri. Qual è, alla luce di questi trend, il ruolo degli istituti di ricerca? È il momento di tirare le somme.
Secondo le rilevazioni dell'AIE (Associazione Italiana Editori), il numero di lettori in Italia nel 2023 sarebbe in crescita, mentre secondo l'ISTAT il trend sarebbe da considerare al ribasso. Quali sono le ragioni della discrepanza di dati tra i due enti?
Per comprendere la questione, è importante prima di tutto analizzare il modo in cui vengono condotte le rilevazioni da entrambi gli enti. Da un lato, l'AIE stabilisce il numero di lettori basandosi principalmente sui dati di vendita dei libri. Sono quindi considerati lettori attivi coloro che hanno acquistato almeno un libro nel corso dell'anno. Dall'altro lato, l'ISTAT basa la sua indagine sulle abitudini culturali della popolazione, includendo anche la lettura di libri in formato digitale o di quelli presi in prestito dalle biblioteche locali e digitali.
È evidente che le due metodologie di rilevamento possano portare a risultati divergenti. Oltre alle differenze metodologiche ci sono altri fattori che potrebbero contribuire alla discrepanza tra i dati. Ad esempio, la crisi economica potrebbe avere avuto un impatto sul potere d'acquisto dei consumatori, influenzando le scelte di acquisto dei libri e di conseguenza il numero di lettori attivi. Inoltre, i cambiamenti nei modelli di consumo culturale, con l'aumento della fruizione di contenuti digitali e l'uso di piattaforme di streaming, potrebbero aver spostato l'attenzione del pubblico dai libri e le riviste ad altri tipi di contenuti e di intrattenimento.
Come abbiamo anticipato, è ormai una tendenza consolidata quella per cui il numero di libri pubblicati cresca in modo costante di anno in anno. Lo confermano i dati del 2023, che vedono sfiorare i 70.000 il numero di titoli pubblicati. Se nel calderone buttassimo anche i dati relativi al digitale e al self publishing, questi raggiungerebbero senza alcuna difficoltà le sei cifre. Questo trend testimonia l'interesse sempre maggiore degli editori per l'innovazione e la diversificazione dell'offerta.
Il mercato dei libri cartacei continua a rappresentare la maggioranza delle vendite, mentre gli ebook guadagnano sempre più terreno, grazie alle indubbie comodità e praticità che offrono ai lettori. L'accessibilità e la convenienza degli ebook hanno contribuito a renderli una scelta sempre più popolare tra i consumatori, soprattutto tra i più giovani e tra chi è abituato a leggere su dispositivi digitali.
Le piattaforme digitali sono diventate a loro volta un canale di distribuzione fondamentale per gli editori, consentendo loro di raggiungere un pubblico molto più vasto e di adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori. Amazon Kindle, Apple Books e Kobo sono solo alcune delle piattaforme che offrono agli editori la possibilità di pubblicare ebook in modo semplice e veloce, raggiungendo milioni di utenti in tutto il mondo.
Le strategie di vendita online stanno diventando sempre più sofisticate, con la personalizzazione dell'offerta in base alle preferenze dei clienti e grazie all'utilizzo di algoritmi avanzati per suggerire al lettore libri simili a quelli già acquistati. Le recensioni e le valutazioni degli utenti sono diventate un elemento fondamentale per influenzare le scelte di acquisto, dando maggiore visibilità ai libri più apprezzati e ai nuovi autori emergenti.
Nonostante l'importanza crescente delle piattaforme digitali, i punti vendita fisici continuano a giocare un ruolo fondamentale nel mercato editoriale. Le librerie tradizionali offrono un'esperienza di acquisto unica, permettendo ai clienti di sfogliare fisicamente i libri, di partecipare ad eventi letterari e di ricevere consigli personalizzati da parte dei librai.
Proprio per non perdere terreno rispetto alle piattaforme digitali, molte librerie fisiche stanno adottando diverse strategie per attrarre e fidelizzare i lettori. Alcune librerie indipendenti puntano sulla cura e sull'esclusività dell'offerta, proponendo una selezione accurata di libri di qualità superiore alla media e organizzando eventi culturali per coinvolgere la comunità locale. Altre librerie stanno invece investendo nell'innovazione tecnologica, offrendo servizi digitali integrati come la possibilità di ordinare libri online e ritirarli in negozio, o di partecipare ad incontri con autori tramite videoconferenza.
La sinergia tra mondo fisico e digitale è diventata una strategia vincente per le librerie, che possono offrire una maggiore comodità ai clienti senza rinunciare all'esperienza unica che solo un negozio di libri può offrire.
Il mondo dei social media ha rivoluzionato praticamente tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana, compreso il modo in cui leggiamo e parliamo dei libri. Negli ultimi anni una piattaforma in particolare ha attirato l'attenzione di milioni di lettori in tutto il mondo: BookTok.
BookTok è una sottosezione di TikTok dedicata interamente ai libri. Gli utenti possono condividere brevi video in cui parlano dei libri che hanno letto, consigliare le proprie letture e discutere delle proprie opinioni sulle opere letterarie. I contenuti sono principalmente video di recensioni, consigli di lettura e commenti sugli ultimi bestseller. In breve, BookTok è diventato il luogo ideale in cui i lettori, fisici e digitali, condividono la propria passione per la letteratura e scoprono nuove storie da leggere.
Il fenomeno Booktok ha lati positivi e negativi. Tra i vantaggi c'è sicuramente il fatto che BookTok abbia reso la discussione sulla lettura più accessibile e inclusiva. Grazie alla vasta gamma di contenuti creati dagli utenti è possibile trovare recensioni e consigli relativi a qualsiasi genere letterario, dalla narrativa alla saggistica, passando per la poesia e i fumetti. Questo ha permesso a lettori di ogni età e background culturale di condividere le proprie opinioni e scoperte, creando una community di appassionati di libri che si sostengono a vicenda e si consigliano reciprocamente.
Uno degli aspetti più interessanti di BookTok, sia esso considerato positivo o negativo, è la sua capacità di influenzare le tendenze di lettura. Quando un libro diventa virale su TikTok, le vendite possono aumentare drasticamente in poco tempo e il titolo in questione può diventare un "must-read" per molti lettori. Questo fenomeno ha portato a una maggiore visibilità per molte opere letterarie e ha contribuito a far emergere autori pressocché sconosciuti ed opere meno note
C'è però anche un lato negativo nella crescita di BookTok e del suo impatto sui lettori. Alcuni critici sostengono che la brevità dei video e lo stesso approccio alle recensioni, spesso superficiale, possano portare ad unappiattimento della discussione letteraria e ad una riduzione della complessità e della profondità delle opinioni espresse. Inoltre, l'enfasi sull'aspetto visuale dei video potrebbe portare a una valutazione dei libri basata più sull'estetica che sul contenuto letterario.
Gli istituti di ricerca giocano un ruolo fondamentale nella rilevazione delle abitudini di lettura degli italiani e nella comprensione dell'importanza della lettura nella società contemporanea. La lettura è indubbiamente un'attività che svolge un ruolo cruciale nello sviluppo individuale e nella formazione di una cittadinanza consapevole e informata. È quindi essenziale monitorare le abitudini di lettura della popolazione, per comprendere come queste stiano cambiando nel tempo e per adattare le politiche culturali ed educative ai trend e alle esigenze emergenti.
Le indagini sulle abitudini di lettura vengono condotte periodicamente dagli istituti di ricerca per raccogliere dati utili a comprendere quali libri vengano letti, con quale frequenza, in che formato e da quale tipo di pubblico. Questi dati contribuiscono a delineare un quadro generale della società italiana, permettendo di capire quali sono le tendenze culturali e i gusti letterari predominanti e di individuare eventuali divari di lettura tra diverse fasce di età, livelli di istruzione o regioni del Paese.
Le ricerche sulle abitudini di lettura degli italiani sono inoltre uno strumento prezioso per valutare il livello di alfabetizzazione della popolazione, individuare eventuali falle nel sistema educativo e stimolare la creazione di politiche culturali mirate a promuovere la lettura in tutti i contesti sociali.
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