Covid e salute mentale: facciamo il punto della situazione

Ci siamo occupati, in passato, dell'impatto che l'emergenza sanitaria ha avuto sulla psicologia delle persone che la stanno affrontando e per fortuna superando. Abbiamo parlato di sindrome della capanna quando si pensava a timide riaperture e dopo un lungo lockdown alcuni sembravano quasi spaventati all'idea di tornare ad una vita normale. Abbiamo poi parlato di pandemic fatigue, per definire il senso di stanchezza e frustrazione derivanti dall'osservazione di una situazione che sembrava migliorare, per poi peggiorare a fasi alterne.

È innegabile che la pandemia abbia avuto effetti importanti su ogni ambito della vita, dalla salute all'economia, dalle abitudini di consumo alla psicologia. Cerchiamo di capire com'è la situazione a quasi un anno e mezzo dall'inizio dell'emergenza.

Il Covid e la salute mentale dei più piccoli

È la fondazione Cesvi a lanciare l'allarme: la pandemia è da considerare un "trauma collettivo" e a pagarne le conseguenze, troppo spesso, sono stati proprio i bambini. Dalla presentazione dell'Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia è emerso che il lockdown ha esasperato disagi e problematicità all'interno dei nuclei familiari. Le preoccupazioni legate anche agli aspetti economici della pandemia hanno creato o peggiorato situazioni di stress e ansia, che purtroppo hanno avuto pesanti ripercussioni sui minori.

Come riportato da Monica Coviello per Vanity Fair, "c’è stato un aumento nelle richieste di aiuto psicologico per bambini e ragazzi, e si è registrato anche un incremento dei tentativi di suicidio, soprattutto durante la seconda ondata: dall’ottobre 2020 fino ad oggi sono aumentati del 30% i tentativi di autolesionismo e di suicidio da parte degli adolescenti.

Al Sud, secondo l’indagine [della Fondazione Cesvi], il rischio di maltrattamento è più elevato, e si somma alla carenza di servizi sul territorio. Se le otto regioni del Nord Italia sono tutte al di sopra della media nazionale, le ultime quattro posizioni dell’Indice, a livello nazionale, sono occupate da Campania (20°) Sicilia (19°), Calabria (18°) e Puglia (17°)."

covid depressione ansia.jpg

Il 40% dei giovani avverte un disagio psicologico

Non se la cavano meglio i giovani. Lo evidenzia uno studio della Fondazione Italia in Salute, che rileva: "a causa del Covid e delle restrizioni, il 16,5% della popolazione afferma di avere sintomi di depressione. Il dato diventa eclatante tra i più giovani: nella fascia tra i 18 e i 25 anni si sale al 34,7%, più del doppio. Un numero confermato da un’altra rilevazione tra la quota di persone che avverte disagi psicologici: il 27,1% nella media della popolazione, che arriva al 40,2% fra i giovani."

Il Recovery Plan e la salute mentale

Gli addetti ai lavori lanciano l'allarme: la salute mentale è stata pesantemente trascurata all'interno del Recovery Plan, un'occasione mancata per far fronte ad un disagio crescente che serpeggia tra la popolazione.

Come riportato dal Quotidiano Sanità, "la stessa OMS ha sottolineato l'urgente necessità di maggiori finanziamenti in questo ambito.

Tutti i protagonisti della salute mentale - associazioni, ordini professionali e società scientifiche, coordinamenti e sindacati – hanno chiesto specifiche risorse con maggiori stanziamenti stimati in circa 2 miliardi.

A fronte di questa situazione nel Recovery Plan non è presente un capitolo specifico con finanziamenti vincolati per la salute mentale, ma vi sono diverse linee progettuali con risorse che potrebbero/dovrebbero essere sviluppate anche per dare risposte al crescente disagio psichico."

Ancora troppo poco, per un Paese che ha bisogno di rinascere e che al momento si trova psicologicamente in ginocchio.

Come hai affrontato l'emergenza sanitaria? Cosa pensi che lo Stato possa fare per aiutare i soggetti più fragili? Scrivilo nei commenti.


Sigma Consulting

Indagini di mercato, Ricerche sociali, Insight per le decisioni

Via del cinema, 5 - 61122 Pesaro
+39 0721 415210
info@sigmaconsulting.biz

Sigma Consulting srls unipersonale – P. Iva 02625560418 - Capitale sociale € 2.000,00 i.v. - REA PS 196812 - Privacy Policy - Cookie Policy -