Blue Monday: perché non farsi suggestionare

Il lunedì, per molti di noi, è un giorno particolarmente impegnativo, per non dire difficile. Se questo non vale per chi lavora su turni ed è occupatissimo anche durante il fine settimana, la maggior parte di noi trova sicuramente sgradevole l'idea di abbandonare lo stato di relax del weekend per tuffarsi nelle incombenze di una nuova, apparentemente lunghissima settimana.

Certo non è di aiuto cominciare la settimana sentendo rimbalzare su giornali e social la "notizia" che questo è addirittura il giorno più triste dell'anno, l'ormai celebre e temibile blue monday. Proviamo a spiegare come è nata questa strana teoria e perché non dovrebbe suggestionarci. Spoiler: il blue monday...non esiste!

Chi ha scoperto (o inventato) il blue monday

La paternità di questa strana e sicuramente poco incoraggiante teoria è da attribuire ad uno psicologo, in un lavoro che è stato però massacrato dai suoi colleghi, uno dei quali lo ha addirittura definito "farsesco" (Dean Burnett, neuroscenziato dell'Università di Cardiff). La spiegazione che sta dietro l'individuazione della data più triste dell'anno è stata data da Cliff Arnall, psicologo presso l'Università di Cardiff, che potrebbe averla ripresa da altri accademici.

Nel tentativo di aiutare le compagnie di viaggio ad analizzare la tendenza dei loro clienti, osservando come questi ultimi siano più propensi a prenotare un viaggio quando si trovano in uno stato di profondo malumore, Arnall si è lanciato in una disequazione che univa il fattore stress alla lontananza dal Natale e dalle prossime festività, alle condizioni atmosferiche e al fallimento dei buoni propositi.

Le unità di misura, come si potrà facilmente comprendere pur non essendo psicologi, non hanno alcun senso matematico e non sono quantificabili, il che basterebbe ad accantonare la teoria. Resta però il fatto che moltissimi di noi sono facilmente suggestionabili dagli eventi esterni e che una comunicazione del genere, oltre a generare profitti e trovate pubblicitarie, può davvero influire sul nostro umore.

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Come affrontare questo (non) blue monday

Appurato che la teoria del blue monday non è fondata su alcuna base scientifica, non possiamo però negare che questo lunedì sia una giornata difficile per la maggioranza di noi. Le condizioni climatiche, unite alle incertezze legate alla situazione sanitaria e in questo momento anche a quella politica, non ci rendono sicuramente la vita più facile. Come fare a sopravvivere a questo lunedì che è un po' più lunedì degli altri?

1. Curare l'alimentazione: se il consiglio può definirsi universalmente valido, è ancor più vero che in giornate in cui ci sentiamo tristi ed affaticati, l'alimentazione può davvero fare la differenza. Attenzione, quindi, a non aggiungere pesantezza con cibi elaborati e grassi o pieni di zucchero. Aiutiamo il nostro corpo a ritrovare il giusto sprint con alimenti naturali come frutta e verdura, con proteine salutari come quelle del pesce azzurro e con cereali integrali, una riserva di energia senza sensi di colpa.

2. Attività fisica: anche qui non scopriamo niente di nuovo, ma perché non sfruttare il naturale rilascio di betaendorfine, come adrenalina, dopamina e serotonina, i cosiddetti “ormoni della felicità“?

3. Dedicare del tempo al proprio benessere: chi può farlo non deve perdere l'occasione per dedicare anche solo pochi minuti alla cura di sé. Mai come il lunedì ci sentiamo sopraffatti da impegni e incombenze, col rischio di mettere le esigenze degli altri davanti alle nostre e di arrivare alla fine della giornata completamente drenati, esausti e scontenti. Non servono grandi cose, basta una coccola di bellezza o una tisana calda assaporata fino in fondo. Scommettiamo che può svoltare anche un blue monday come questo?

Tu come ti senti oggi? Ti lasci condizionare da ciò che dicono giornali, social e oroscopi o riesci a mantenere stabile il tuo stato d'animo a prescindere dalle condizioni esterne? Raccontacelo nei commenti.


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