Buone notizie dal mondo: 7 motivi per sorridere

La tendenza generale del mondo dell’informazione è quella di concentrarsi sugli eventi negativi. I motivi sono molteplici e facilmente comprensibili. Oltre alla rarità di certi fenomeni o disastri, che fortunatamente catturano l’attenzione delle persone proprio per la loro scarsa frequenza, a giocare un ruolo importante sono le emozioni suscitate da determinati eventi. Paura, bisogno di rassicurazione attraverso approfondimenti e pareri di esperti, incertezza, ansia e vulnerabilità: sono questi i sentimenti negativi che pesano maggiormente sulle scelte dei media.

Senza per questo dover valutare negativamente il mondo dell’informazione, è un’evidenza che negli ultimi tempi l’attenzione dei media sia stata fagocitata da eventi come la diffusione del coronavirus, gli incendi in Australia e i conflitti tra Stati dalla grande influenza a livello mondiale. Questo ha alimentato un clima di incertezza e sfiducia, che ha portato molti utenti dei social a lamentarsi di come l’anno sia iniziato in maniera pessima. Ma è tutto nero e negativo come ci sta sembrando? Nessuna situazione sopra citata va sottovalutata, è fuori di dubbio, ma è bello sapere che nel mondo stanno succedendo anche cose belle. Abbiamo perciò raccolto delle buone notizie da tutto il mondo, per cominciare la settimana con un bel sorriso.

1. Amazzonia: le terre inesplorate sono ora protette dallo sfruttamento delle multinazionali del petrolio

Grazie alla battaglia portata avanti dall’Istituto di Difesa Legale del Perù a favore delle popolazioni indigene, è stata istituita una zona di protezione nell’area amazzonica ormai inaccessibile ai colossi petroliferi. I gruppi indigeni dell’Est, che vivono ai confini del Brasile e che già nel 2017 si erano costituiti parte civile contro le multinazionali del petrolioi, hanno finalmente avuto la meglio sugli interessi economici che minacciavano i loro territori. La decisione ha assicurato la protezione di aree a rischio, nelle quali il Ministero per l’energia e le miniere del Perù aveva progettato di sviluppare zone petrolifere potenzialmente inquinanti e distruttive. Una vittoria storica che guarda al benessere delle popolazioni e, indirettamente, al polmone del Pianeta.

2. Il Colorado ha abolito la pena di morte

Dopo ben sei tentativi falliti di abrogazione, il Colorado diventerà da luglio il ventiduesimo stato americano senza pena di morte. La cattiva notizia è che l’applicazione della legge non sarà retroattiva, non avrà quindi effetto sulle tre sentenze di morte già emesse in precedenza. Da luglio, però, nessun detenuto sarà più condannato a morte. A favore dell’abolizione dell’iniezione letale, metodo usato per le precedenti esecuzioni, si sono schierati 38 deputati che hanno fatto leva sull’importanza della riabilitazione in luogo della punizione. Un decisivo e storico passo avanti nella difesa dei diritti umani.

3. Nuovo record di semi conservati nella banca della biodiversità di Svalbard

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Nel 2017 un’ondata di caldo anomalo aveva messo a rischio il prezioso bottino della banca della biodiversità di Svalbard, nei pressi del Polo Nord. La struttura, che è ora stata ristrutturata e impermeabilizzata, ha messo al sicuro un nuovo numero record di semi conservati. Con l’obiettivo di preservare la storia dell’agricoltura dai cambiamenti climatici, la banca dei semi ospita ora un milione e cinquantamila semi di varietà diverse. Il completamento della “collezione” è ancora lontano, ma il nuovo traguardo raggiunto fa ben sperare per il futuro dell’agricoltura mondiale.

4. Record italiano di crescita delle foreste

Mentre si contano i danni che gli incendi boschivi hanno creato nel mondo negli ultimi anni, l’Italia vanta un record positivo. Un incremento di un milione di ettari in trent’anni, ad oggi le foreste coprono ben il 36 % dell’intera superficie della penisola. Con effetti positivi facilmente immaginabili: le foreste forniscono ossigeno, rallentano l’erosione del suolo e assorbono incredibili quantità di anidride carbonica. Il merito del fenomenale rimboschimento va alle politiche di tutela ambientale e anche a quelle di gestione responsabile delle foreste. Importantissima, per i prossimi anni, una pianificazione intelligente e in linea con i cambiamenti climatici che inevitabilmente influiscono sulla vita delle foreste.

5. Completata la più grande mappatura genetica del cancro

Ci sono anche 35 ricercatori italiani, dell’Università di Verona, tra i 1300 che dopo dieci anni di intenso lavoro sono riusciti nella più grande e completa mappatura genetica del cancro, l’analisi più dettagliata mai realizzata su 2.600 genomi di 38 diversi tipi di tumore. La ricerca rappresenta una tappa fondamentale nello studio di una malattia sulla quale si può intervenire sempre più tempestivamente, sia in fase di diagnosi che nel campo delle terapie. Il dottor Aldo Scarpa, direttore del centro di ricerca applicata sul cancro Arc-Net, commenta: “Questo lavoro aiuta a rispondere ad uno dei più importanti e fino ad oggi irrisolti quesiti della medicina: perché due pazienti affetti da quello che sembra uno stesso tipo di tumore possono avere esiti molto diversi e rispondere in maniera diversa alla stessa terapia? I risultati del progetto Pcawg mostrano che le ragioni di questi diversi comportamenti sono scritte nel Dna.”

6. Rallenta finalmente il tasso di perdita delle mangrovie

Le foreste di mangrovie sono uno degli ecosistemi più minacciati a livello mondiale. La loro estinzione, che sembrava ormai prossima, creerebbe gravissimi danni. Le mangrovie, infatti, svolgono un ruolo fondamentale nella protezione delle coste dall’erosione e dalle tempeste. Allo stesso tempo, come tutti i vegetali, fungono da filtro per l’inquinamento e assorbono importanti quantità di anidride carbonica. L’Università di Firenze, rilevano finalmente un rallentamento nella perdita di mangrovie. Non una casualità: tanto è stato fatto per il monitoraggio e la conservazione di questo prezioso ecosistema. Sembra proprio che, almeno in questo campo, stiamo andando nella giusta direzione.

7. La Scozia fa un primo passo per aiutare le donne

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Si parla spesso di pink tax: è la tassa che le donne sono praticamente costrette a pagare per l’acquisto di beni non considerati di prima necessità. In Italia gli assorbenti igienici subiscono una tassazione equiparabile a quella dei beni di largo consumo, quindi con IVA al 22%. Contro il 4% dei beni di prima necessità. Al grido di “Il ciclo mestruale non è un lusso!” la Scozia festeggia un importante traguardo. Il parlamento scozzese ha infatti approvato un provvedimento per cui assorbenti e altri prodotti per l’igiene femminile saranno distribuiti gratuitamente nelle farmacie del Paese e in altri luoghi di aggregazione. Il programma è stato messo a punto per contrastare la cosiddetta period poverty, l’impossibilità economica di accedere a prodotti igienici di prima necessità.

A quanto pare le buone notizie non mancano, per chi si prende la briga di cercarle. Un buon motivo per guardare al futuro con fiducia e anche con un pizzico di leggerezza.

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