Digitalizzazione: buone pratiche e casi di successo

Opporre resistenza ai cambiamenti in atto nel mondo del lavoro è controproducente, qualcuno sostiene che sia addirittura inammissibile. Se moltissime realtà stanno ancora provando a resistere al fascino del digitale, mantenendo salde le proprie posizioni old-style, questo non può che andare a loro discapito. Digitalizzare è il nuovo imperativo, ma è più facile a dirsi che a farsi.

Digitalizzare: perché?

La pandemia da Covid-19, ancora in atto nel momento in cui scriviamo, è stato un vero e proprio schiaffo per l’economia mondiale. Uno scossone per certi versi inaspettato, per altri inevitabile. I predicatori della digitalizzazione a tutti i costi avevano previsto scenari come quelli che stiamo vivendo, inascoltati dai promotori del “si è sempre fatto così”. Ad oggi la realtà ci ha costretti a ripensare in toto il mondo del lavoro, guardandolo sotto la lente del digitale che guadagna terreno, incontrastato.

Cosa significa digitalizzare e perché bisognerebbe mettere prima possibile questo processo in azienda, qualsiasi sia il settore di cui ci si occupa? Il processo di digitalizzazione si può in moltissimi casi (ma non in tutti) riassumere in due parole: dematerializzazione e velocizzazione. Spesso le due cose coincidono.

La semplificazione dei processi, diretta conseguenza dell’abbandono dei mezzi di lavoro tradizionali e delle lungaggini legate agli strumenti analogici, è il primo ma non unico vantaggio di un processo di digitalizzazione aziendale. Un altro vantaggio è lo snellimento delle pratiche e la possibilità di automatizzarle, accompagnato dal risparmio economico e di tempo. Ultimo ma non per importanza è il vantaggio legato al miglioramento della comunicazione, che con il ricorso alle ultime tecnologie diventa più veloce, completa e immediata.

E come?

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La digitalizzazione è un processo necessario e più che mai urgente, ma in esso non c’è assolutamente spazio per l’improvvisazione. Le aziende che decidono di digitalizzarsi (e in modi e tempi diversi dovrebbero farlo praticamente tutte) devono partire da una precisa progettualità. Oggetto di un’attenta analisi e del planning devono essere:

  1. i processi da digitalizzare (es. l’archiviazione dei documenti, la comunicazione all’interno del team, la gestione del flusso di informazioni, la gestione dei cicli produttivi etc.);
  2. gli strumenti da utilizzare;
  3. i soggetti che dovranno occuparsi della digitalizzazione e in seguito della gestione dei nuovi processi (soprattutto nel caso di aziende che si affacciano per la prima volta al tema del digitale è consigliabile affidarsi almeno in una prima fase ad un esperto del settore che guidi ed integri la trasformazione, rendendola sostenibile).

Netflix e Amazon: gli emblemi delle opportunità del digitale

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Citare colossi come Netflix e Amazon può sembrare scoraggiante per le aziende che si approcciano per la prima volta alla digitalizzazione. Ciò che queste realtà hanno saputo costruire grazie al digitale è però la dimostrazione in grande di ciò che ogni azienda, anche nel suo piccolo, può realizzare grazie alla Rete.

Netflix nasce nel mondo digitale e sembra perciò avvantaggiata, quasi inutile da citare se si parla del passaggio dagli strumenti analogici ad un flusso di lavoro dematerializzato. La realtà è però che solo da quando il suo CEO Reed Hastings ha comunicato consapevolmente “l’impegno a passare dalla semplice distribuzione di contenuti digitali a diventare un produttore leader di contenuti originali che potrebbe arrivare a vincere l’Oscar” che le entrate della piattaforma sono triplicate. I profitti di Netflix, che dal 2013 si sono moltiplicati di 32 volte, sono la dimostrazione che un serio e programmatico impegno nel digitale può ribaltare le sorti di un’azienda di successo, rendendola leader assoluta del suo settore.

Amazon è invece la dimostrazione che ci sono grandissime opportunità nel digitale anche per le realtà che, per il settore in cui operano, si sentono in certa misura esentate dal necessario e inarrestabile processo di digitalizzazione del mondo del lavoro. Chi pensa ancora ad Amazon come una semplice piattaforma di acquisti on-line e la immagina inevitabilmente legata a mezzi vecchio stile come furgoni e bolle di accompagnamento, deve aver perso le ultime mosse del colosso di Bezos. Amazon si è completamente reinventata nell’ultimo periodo, aggiungendo Amazon Web Services alle sue fonti di profitto e creando un vasto e ricchissimo ecosistema di prodotti e piattaforme fruibili grazie all’adesione a Prime.

Cosa pensi della digitalizzazione? Credi che ci siano settori che si possano esimere da questo processo o ritieni che anche le attività considerate tradizionali possano rivedere le proprie attività e snellirle grazie alle potenzialità del digitale? Scrivicelo nei commenti.


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