Dieta: gli italiani la fanno meglio? Non sempre

Michela Morelli

A settembre, puntuale come le foglie che ingialliscono e le giornate che si accorciano, torna lei: la lista dei buoni propositi. Non la si vedeva da gennaio, e invece eccola lì, ancora intatta e pur sempre animata da quella strana convinzione per cui se fino a ieri eravamo stesi sul telo mare a mangiare gelato direttamente dalla vaschetta, dal primo di settembre diventeremo monaci zen con una volontà di ferro, capaci di svegliarsi all’alba, mangiare solo semi e radici e fare attività fisica ogni giorno. Inevitabilmente, passata la prima settimana, insieme alle energie svaniscono anche i buoni propositi per i quali si può aspettare nuovamente l’inizio di gennaio.

Ma quali sono le buone abitudini che gli italiani intendono adottare al rientro dalle vacanze estive? La prima è sempre lei, croce e delizia dell’inizio di ogni nuovo ciclo: la dieta.
Le strategie più comuni adottate per risolvere il problema dei chili in eccesso sono purtroppo assai meno lodevoli del proposito in sé:

  • Diete drastiche, di moda, conosciute tramite passaparola, social, riviste femminili e ovviamente fai da te
  • Pasti sostitutivi, sotto forma di beveroni, tisane, barrette e snack ipocalorici

Per fare chiarezza su un tema persino inflazionato, ma su cui purtroppo circolano ancora molte leggende metropolitane, ci siamo rivolti ad una professionista della nutrizione, la dottoressa Elena Punzi. Insieme a lei capiremo quali siano i possibili danni derivanti da questi approcci amatoriali alla nutrizione.

Diete lampo

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Quando si rende evidente una reale necessità di perdere un peso importante, l’unica strada percorribile è, ahimè, quella dell’impegno e della costanza. Chi si affida a diete scovate su Internet, su riviste femminili o passate di bocca in bocca, rischia infatti di andare incontro a problematiche ben più importanti del sovrappeso.

Tra le diete più famose ed efficaci (soprattutto nel primo periodo di restrizione calorica) rientrano quelle che tendono ad eliminare un intero gruppo di nutrienti, primi tra tutti i carboidrati, privilegiando come fonti di energia le proteine e i grassi. Sebbene questo approccio garantisca un rapido calo di peso (di liquidi soprattutto) gli effetti a lungo termine sono molto meno soddisfacenti. Quando seguita senza il controllo di un professionista serio e affidabile, una dieta così sbilanciata può affaticare i reni e il fegato, indebolire i muscoli e causare sbalzi d’umore, emicrania e stanchezza.

Le diete proteiche sono tutte dannose?

La dottoressa Elena Punzi spiega che questo tipo di diete non va demonizzato, ma è un argomento sul quale non si può improvvisare.

L’ormai nota dieta chetogenica, ad esempio, può dare ottimi risultati ed ha sul corpo effetti molto simili a quelli del digiuno terapeutico. Ciononostante, va seguita sotto lo stretto controllo di un professionista ed è da considerarsi una dieta di passaggio, in ottica di una rieducazione alimentare che riporti verso la ben più equilibrata e sana dieta mediterranea.

Non tutte le diete fai da te escludono una classe di nutrienti: molte sembrano avere un approccio più equilibrato e si limitano a ridurre il numero di calorie da introdurre giornalmente. Neanche questa strada, però, è percorribile sul lungo periodo. L’eccessiva restrizione calorica, infatti, incide innanzitutto sulla forza di volontà, che vacilla sin dai primi giorni, per poi intaccare la massa magra e portare a possibili carenze nutrizionali, indebolimento delle difese immunitarie e perdita di minerali dalle ossa (con conseguente rischio di osteoporosi).

Pasti sostitutivi

Una considerazione a parte meritano i sostituti dei pasti. Beveroni, zuppe liofilizzate, biscotti proteici e barrette ipocaloriche sono diventati estremamente reperibili grazie alla loro diffusione a macchia d’olio nel mondo dei social network. L’invidiabile forma fisica dei loro promotori ha sicuramente un grosso peso nelle decisioni dei consumatori, che scelgono sempre più spesso questo tipo di scorciatoia per raggiungere il tanto agognato peso forma.

Quali sono i pericoli nascosti in un’alimentazione che ricorra sistematicamente a pasti sostitutivi senza il controllo di un nutrizionista?

La dottoressa Punzi spiega: “Non mi sento di condannare a priori le formulazioni di questi sostituti del pasto, mi chiedo piuttosto quanti dei loro consumatori conoscano perfettamente l’origine delle materie prime in essi utilizzate. Non tutti i Paesi vantano gli stessi standard qualitativi, sarebbe quindi utile informarsi sulle certificazioni ottenute dalle materie e sulle loro successive lavorazioni. Il vero problema, però, sta nella difficile integrazione di questo tipo di prodotti all’interno di un corretto stile di vita. Lo stress psicofisico creato da un’alimentazione sbilanciata mette in pericolo il mantenimento di un peso corretto sul lungo periodo, innescando la spirale del poco piacevole effetto yoyo.”

Quale dieta è quindi consigliabile per risultati efficaci e duraturi?

Spesso le soluzioni più efficaci sono proprio sotto i nostri occhi: la dieta mediterranea. Si potrebbe dire che l’abbiamo inventata noi italiani, eppure sembriamo tanto desiderosi di allontanarcene per inseguire soluzioni più facili e veloci oltre confine.

Perdere peso è un’equazione molto più semplice di quello che noi abbiamo fatto diventare un problema irrisolvibile: per ottenerlo bisogna ridurre l’apporto calorico e aumentare il dispendio energetico. Il che significa modificare le proprie abitudini alimentari e aumentare l’attività fisica.

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Fonte: fondazionedietamediterranea.it

Conclude la nutrizionista: “Quando ci rendiamo conto di aver esagerato e di ritrovarci con qualche rotolino di troppo, l’approccio più corretto è rivolgersi ad un professionista che guardi nel complesso alla salute fisica e mentale di chi ha di fronte, non solo al dimagrimento rapido e soddisfacente. Per mantenersi in salute ed evitare un ulteriore aumento di peso basta invece seguire le linee guida della Fondazione Dieta Mediterranea, privilegiando frutta e verdura di stagione e garantendo l’apporto di tutti i nutrienti e di vitamine e minerali, attraverso il corretto bilanciamento di carboidrati, proteine e grassi.”


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